Riqualificazione antisismica: come si effettua?

4 Maggio 2020

I fenomeni sismici che, negli ultimi anni, si sono verificati in diverse parti d’Italia hanno sollevato la questione della riqualificazione degli edifici residenziali, industriali e commerciali in un’ottica di maggiore tutela di cose e persone. L’intervento puntuale su costruzioni preesistenti al fine di renderle più sicure e resistenti ai sismi rappresenta oggi un obiettivo fondamentale e un’esigenza impellente, tanto che non sorprendono gli sgravi fiscali (il cosiddetto Sisma Bonus) che di recente sono stati riconfermati per favorire le riqualificazioni.

Ferma restando la necessità di rivolgersi sempre a esperti del settore così da garantirsi un risultato a regola d’arte che effettivamente implementi il fattore della sicurezza, gli interventi di riqualificazione antisismica sono progetti complessi e articolati che vedono il coinvolgimento di figure molto competenti, e che saranno tarati ad hoc su ogni singolo manufatto edilizio.

Ma come avviene la riqualificazione antisismica di un edificio?

La primissima fase è sempre di natura conoscitiva, ossia finalizzata a raccogliere informazioni molto dettagliate sull’edificio su cui operare la riqualificazione antisismica. La struttura del fabbricato sarà quindi analizzata per rilevarne le qualità, le criticità più rilevanti, le modalità e gli interventi ad hoc con cui operare.

Tendenzialmente, la riqualificazione antisismica comporta interventi a carico della struttura costruttiva nel suo complesso:

  • Si opererà in modo tale da ridurre l’eccessiva deformabilità dei solai
  • Si rinforzeranno e renderanno più resistenti i maschi murari attraverso soluzioni standard, come reticoli cementati o pareti armate, oppure metodologie ad hoc
  • Si potrà operare a livello di pareti portanti o addirittura di fondazioni, spesso con l’introduzione di giunti sismici che di fatto interrompono la continuità dell’opera
  • Si potrà valutare l’inserimento di dissipatori antisismici, che hanno l’obiettivo di stemperare l’energia riverberata sull’edificio durante il sisma, diminuendo le sollecitazioni a carico degli elementi strutturali

 

La riqualificazione antisismica secondo Magnetti Building

Per Magnetti Building, ogni intervento di riqualificazione antisismica è finalizzato a rendere un edificio esistente non soltanto più sicuro, ma anche più efficiente dal punto di vista termico ed energetico e anche più gradevole a livello estetico.

Le opere di riqualifica saranno tarate sul singolo edificio e potranno interessare sia modifiche strutturali che interne. Comporteranno anche tutti gli adeguamenti alle più recenti normative in termini di sicurezza (inclusa naturalmente quella sismica) e di efficientamento energetico e includeranno:

  • Tamponamenti smart, rivestimenti in acciaio o in alluminio resistenti al fuoco e caratterizzati da alte prestazioni termiche ed energetiche
  • Tamponamenti EASEE, soluzioni innovative per la riqualificazione energetica di edifici particolarmente energivori: si tratta di pannelli prefabbricati alleggeriti isolanti in TRM, un materiale composito dalla ridotta permeabilità, alta resistenza alla compressione, ottime prestazioni meccaniche
  • Interventi antisismici veri e propri, attuati a partire dall’analisi dinamica dell’edificio e in considerazione di discriminanti specifiche come anzianità, normativa in vigore al momento della costruzione, classificazione sismica, ecc.

Scopri di più sul servizio di riqualificazione e manutenzione di Magnetti Building.